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19/11/2016 Podisti da Marte

23 giugno 2010

Vaccinazioni pediatriche a Milano nel caos

Il “programma di riorganizzazione dei servizi socio-sanitari per la famiglia”, su direttiva della Regione Lombardia, prevede, di fatto, la riduzione del numero di sedi da 26 a 19, in nessuna delle quali verranno eseguite vaccinazioni.

Per far vaccinare i propri figli, le famiglie non avranno più a disposizione un presidio territoriale nel proprio quartiere raggiungibile, per la maggior parte di esse, comodamente a piedi. Dovranno, d'ora in poi, recarsi nei sei (sei, non più ventisei), grossi centri vaccinali cittadini. Naturalmente i tempi si dilateranno e i genitori lavoratori avranno più problemi di prima a conciliare le vaccinazioni (che non sono poche, nei primi anni), con le varie esigenze lavorative.

Questi centri, per garantire il guadagno in efficienza previsto dall'ASL, dovranno eseguire 50/60 iniezioni al giorno, per ognuna delle quali non potranno spendere più che il tempo strettamente necessario per l'iniezione.
Non sarà più possibile quindi avere una visita prevaccinale professionale e accurata grazie alla quale evitare l'operazione in caso di non perfette condizioni di salute del bambino (è successo più di una volta al sottoscritto, genitore di due bambini in età vaccinale), né avere il tempo di un colloquio necessario per sciogliere molti dei dubbi che possono legittimamente sorgere in un genitore, nel momento di un'operazione che comunque può avere effetti collaterali gravissimi, anche se rari.

Questa riorganizzazione comporta solamente svantaggi per le famiglie (che dovrebbero essere al centro della politica dell'amministrazione regionale), mentre l'aumento in efficienza propagandato dall'Asl, riguarda esclusivamente gli aspetti economici e non la qualità del servizio erogato ai cittadini.

Nessuna riorganizzazione è irreversibile. I genitori chiedono di ripristinare i vecchi presidi territoriali, buon esempio di una sanità pubblica di ottimo livello, vicina ai cittadini e alle loro esigenze.
Alcuni articoli a riguardo:


Vi invito, infine, a votare una petizione online per chiedere che vengano ripristinati i servizi.

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