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La destinazione non conta, l'importante è fare il primo passo.

PROSSIMA CORSA

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19/11/2016 Podisti da Marte

16 gennaio 2011

Stracasorate

Finalmente ho partecipato alla Stracasorate, dopo 3 anni di “tentativi” abortiti per diversi motivi. Conosco bene Casorate Primo (PV) perché ho diversi parenti che abitano lì o nei paesi vicini e, quindi, è stata anche un’occasione per poterli rivedere dopo le feste e per avere qualche spettatore dalla mia parte a fare il tifo.
Ma veniamo alla corsa, che quest’anno era alla 14ma edizione. Il percorso per l’80% circa era sterrato e si è snodato tra le provincie di Milano e Pavia. Il paesaggio era dominato da campi (soprattutto grano e riso) e boschi con il terreno che lambisce il Ticino; luoghi che d’estate sono verdi e rigogliosi, mentre in inverno sono coperti dalla brina e sui rami non è difficile trovare ghiaccioli “grazie” delle gelate notturne. Siamo passato nei pressi di storiche cascine, alcune delle quali ancora ad uso prettamente agricolo o di allevamento, mentre molte altre sono state trasformate in agriturismi o centri benessere. Non mancavano, inoltre, monumenti storici come la cappella del Lazzaretto (Casorate Primo) e la famosa Abbazia di Morimondo.
Partenza da Via Garibaldi passando accanto alla chiesa di S. Antonio dove ogni anno vengono benedetti animali e macchine agricole che poi sfilano lungo le vie del centro (quest'anno si farà la prossima domenica); appena fuori città, passata la statale, si incontra sulla destra la cappella del Lazzaretto, costruita per ricordare i morti della peste del 1500. Poco oltre si arriva alla Cascina dell’Acqua (dove si può acquistare, magari dopo la gara, dell’ottimo riso) e quindi si corre sul ponte antico che ci permette di attraversare il Naviglio di Bereguardo.
Proseguiamo lungo il Naviglio e, attraverso un sentiero in mezzo ai campi, raggiungiamo Fallavecchia. È un luogo davvero particolare, una enorme cascina che sconfina nel piccolo paese. Tecnicamente parlando si tratta, appunto, di una cascina, in realtà è un vero e proprio paesino (tanto che nell’800 era addirittura comune a sé) e oltre l’accesso le corti sono ordinate e davvero grandi. C’è una bella e piccola chiesa e un’ottima trattoria. Qui c’era il ristoro, con thè caldo e pane all’uvetta appena sfornato…!

Il ponte gobbo alla Cascina Conca
Proseguiamo entrando completamente nel Parco del Ticino, col sentiero circondati da rogge e fossi, per raggiungere la Cascina Conca passando accanto al ponte “a schiena d’asino” (che, vi garantisco, essere un piccolo incubo da attraversare in auto di notte in pieno inverno). Poco oltre arriviamo alla Cascina Bertacca, accanto alla quale si trova il Golf Club Ambrosiano, uno dei circoli più conosciuti d’Italia. Qui abitano Piera e Piero, miei testimoni di nozze e amici fraterni dei miei genitori, che, inoltre, sono i genitori del mio allenatore…
Lasciato Bubbiano, la corsa volge al termine tornando verso Casorate Primo. Il nome mutò in Casorate Primo nell’800 per distinguersi dall’altro comune, che prese il suffisso “Sempione” (in provincia di Varese). Dal 2008 Casorate Primo è assurta al rango di “città”. Passerella finale lungo le vie cittadine e arrivo posto proprio accanto alla Chiesa di Sant Antonio.
L’organizzazione è stata davvero ottima sotto ogni punto di vista. Il percorso ben segnalato e le diramazioni per le varie distanze (7-14-21 per la non competitiva) ben visibili e a prova di errore. Ottimi anche i ristori, sufficientemente forniti, e plauso per il risotto offerto all’arrivo a tutti i partecipanti. L’iscrizione con pacco gara costava 4 Euro e dava diritto ad una bottiglia di vino dell’Oltrepò Pavese (io ho preso la Croatina); come sempre era possibile anche iscriversi senza diritto al riconoscimento per la modica cifra di 1,50 Euro.

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