TomTom #GETGOING

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La destinazione non conta, l'importante è fare il primo passo.

PROSSIMA CORSA

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19/11/2016 Podisti da Marte

29 gennaio 2013

Vertical World Circuit: Dold campione

Thomas Dold si conferma ancora una volta campione e numero uno al mondo degli scalatori di grattacieli, nonostante per soli due secondi Fabio Ruga sia riuscito a batterlo. Il secondo piazzamento nella finale VWC svoltasi in Brasile lo scorso fine settimana gli ha consentito di guadagnare i punti suffucienti a vincere l'ennesimo titolo mondiale, il titolo femminile è stato appannaggio dell'australiana Suzy Walsham che ha vinto anche la gara mettendosi alle spalle la nostra Cristina Bonacina nella corsa al titolo.
Fabio Ruga haraggiunto la cima del prestigioso Novo Edificio Abril (il percorso di gara era previsto su 28 piani) in 3'04", Dold in 3'06" e il belga Omar Bekkali in 3'16". In campo femminile 3'45" per Suzy Walsham, Criastina Marcia seconda in 4'40' e Alnmeida Ligia terza in 5'19".

Podio gara Maschile
1 - Fabio Ruga ITA 3'04"
2 - Thomas Dold GER 3'06"
3 - Omar Bekkali BEL 3'16"

Podio gara Femminile
1 - Suzy Walsham AUS 3'45"
2 - Cristina Marcia BRA 4'40"
3 - Alnmeida Ligia 5'19"

Classifica VWC Finale Maschile
1- Thomas Dold punti 494
2- Fabio Ruga 450
3- Omar Bekkali 418

Classifica VWC Finale Femminile
1- Suzy Walsham punti 520
2- Cristina Bonacina 294
3- Kristin Frey 224

13 gennaio 2013

TropTest: La Sportiva Quantum

Grazie ai saldi, uniti ad un forte ribasso di partenza e allo sconto extra garantito dalla carta fedeltà mi sono fatto un regalo: le Quantum! Ad un prezzo imbarazzante (39 Euro) mi sono accaparrato un paio di scarpe trail che da tempo tenevo d’occhio con curiosità per la speciale suola.
La suola, dal design assolutamente diverso da tutti gli altri modelli in commercio (per capirci: non c’è un solo tassello…!) è realizzata con la tecnologia proprietaria Morpho Dynamic. È il frutto di un lavoro di ricerca e sviluppo durato due anni, dedicato ad affrontare i problemi di coloro che sono alla ricerca di calzature leggere estremamente sensibili e ammortizzanti. La Morpho Dynamic Technology assolve a questi bisogni con un’intersuola che si adatta al terreno offrendo contemporaneamente una corsa ben ammortizzata in modo da proteggere il piede dagli impatti con il terreno. In concreto, tutto l’insieme è formato da quattro elementi: un inserto stabilizzatore antitorsione al tallone, una base in EVA, un sottostante strato in Schiuma poliuretanica "Poly Ether" e la suola Frixion AT a spessori ridotti con moduli di interfaccia MDI che si adattano costantemente al terreno. La suola, grazie alla caratteristica forma ondulata dei moduli MDI, lavorando in sinergia con l'intersuola in schiuma poliuretanica morbida, si adatta continuamente alle asperità del terreno, consentendo una corsa più morbida e fluida e migliorando gli standard di aderenza al terreno.
La costruzione della tomaia è ergonomica: evita la formazione di volumi vuoti e fascia fornendo una calzata confortevole e precisa. L'allacciatura, integrata con la struttura della tomaia, contribuisce all'ergonomia complessiva contribuendo di tensionare i lacci e regolare il livello di fasciatura del piede allo stesso tempo.
Le prime sensazioni calzandole sono davvero buone. Mi calza bene, fasciando il collo del piede senza costringerlo e garantendo una sensazione di “fermezza” complessiva che mi fanno ben sperare per i primi passi su terreni fangosi e dissestati. La suola ritorna una sensazione di generale morbidezza, molta ammortizzazione e in complesso risulta davvero confortevole.
Pronti via l’acquisto già pensando al primo assaggio di terra… che arriva immediatamente, con la tapasciata a Casorate Primo del 13 gennaio.
Il terreno di gara si presenta immediatamente come ideale: fango, a volte anche profondo, ciottoli, erba umida e pozzanghere. Devo dire che temevo la suola completamente liscia, temevo di dover rispolverare i miei trascorsi di ginnasta per stare in piedi, invece si è dimostrata davvero una ventosa, andando solo un po’ in crisi nel fango profondo. Una sensazione mai provata con altre scarpe trail.
La leggerezza e la buona risposta della suola si sentono anche sull'asfalto che, va detto, non è assolutamente il terreno prediletto dalle Quantum. Riprendo l’ottima anteprima di RunLovers in questo senso: “Sull’asfalto è quasi a disagio. Ci corri sull’asfalto. Senti la sua suola scolpita da onde, la senti spingere sulla pianta del piede, ma capisci presto che lei chiede altre superfici, altre sfide. Non riesce ad esprimersi completamente sull’asfalto.”

4 gennaio 2013

LA CINQUE MULINI E IL CROSS PER TUTTI

Aria di novità anche quest’anno all’interno della grande famiglia Cinque Mulini, il “cross più bello del mondo” giunto alla 81ma edizione: per festeggiare degnamente questo onorevole compleanno, la regina delle corse campestri è infatti entrata a far parte del Cross per Tutti – Fidal Milano, circuito a tappe di tanto dure quanto appassionanti competizioni tra i campi organizzate da otto società di atletica del milanese e dal Comitato Provinciale FIDAL.
L’ottimo esordio e l’elevato indice di gradimento della passata edizione hanno stimolato i promotori di questa ammirevole iniziativa a ripeterne la formula: dal 13 gennaio al 10 marzo sarà un susseguirsi di avvincenti corse campestri aperte a tutti i tesserati Fidal che culminerà con la premiazione generale individuale e a squadre in programma il 15 marzo a Cesano Maderno.
L’intento è quello di bissare il successo dello scorso anno con 145 società iscritte alle sette prove del circuito, 2198 atleti presenti per un totale di 6216 partecipazioni: un ottimo avvio per gli organizzatori che, coordinati da Piero Perego, fiduciario tecnico, e Sabrina Fraccaroli, presidente del Comitato Provinciale Fidal, hanno pensato il Cross per Tutti – Fidal Milano per avvicinare quanta più gente possibile alla pratica attiva dello sport – e in particolar modo della corsa campestre, nell’ottica di una vita sana ed equilibrata. E l’Unione Sportiva San Vittore Olona 1906, organizzatrice della Cinque Mulini, si è riconosciuta in questo nobile intento sposando con entusiasmo l’iniziativa: dare a tutti la possibilità di mettersi alla prova, riservando un occhio di riguardo ai giovani.
Di seguito il calendario gare con location, nominativi delle società organizzatrici e note di rilievo:

1. 13.01.2013: Paderno Dugnano, organizzato da Euroatletica 2002 – Campionato Provinciale Ragazzi;
2. 20.01.2013: Seveso, organizzato da Marathon Club Seveso – Campionato Provinciale Allievi / Junior / Promesse / Senior;
3. 03.02.2013: Cinque Mulini, organizzata dall’Unione Sportiva San Vittore Olona 1906 – Campionato Regionale Individuale Master;
4. 10.02.2013: Cesano Maderno, organizzato dall’Atletica Cesano – Campionato Provinciale Master;
5. 17.02.2013: Cinisello Balsamo, organizzato dall’Atletica Cinisello – Campionato di Società Master;
6. 24.02.2013: Lissone, organizzato dall’Atletica Team Brianza Lissone – Campionato Provinciale Cadetti;
7. 10.03.2013: Cassano d’Adda, organizzato dall’Atletica Cassano – Campionato Provinciale Esordienti A

Rispetto alla precedente edizione manca la tappa di Monza: nonostante quest’anno la tappa brianzola non sia stata inclusa nel circuito, non vengono meno il supporto e l’impegno all’organizzazione forniti proprio dall’Atletica Monza che il 3 marzo avrà l’onore e l’onere di ospitare i Campionati Italiani Master.
Un ultimo appunto di natura tecnica: per tutte le gare del circuito Cross per Tutti – FidalMilano è sufficiente un’unica iscrizione, eccezion fatta per la Cinque Mulini, tappa alla quale è obbligatorio iscriversi.
Vi aspettiamo numerosi… buon divertimento!

3 gennaio 2013

Passare al Trail Running

Un'ottima intervista allo svizzero Viktor Röthlin, maratoneta e appassionato di trail tratta dal sito ASICS.


Il trail running sta diventando sempre più popolare in tutta Europa, ma in che cosa si differenzia dalla corsa su strada e qual è il modo migliore di iniziare a praticarlo? Lo abbiamo chiesto al maratoneta svizzero Viktor Röthlin.
Oltre ad essere uno dei migliori maratoneti d'Europa, il testimonial ASICS Viktor Röthlin è anche un appassionato "trail runner" e non c'è di che stupirsi per un atleta che vive sulle Alpi svizzere.
Per Viktor, il maggior fascino dei sentieri è il maggiore senso di libertà. “Nella corsa su strada devi seguire la strada”, dice, “mentre nel trail running posso fare a modo mio. Ci sono molte più possibilità e per me è questo fa la differenza.” Il suo sentiero preferito è sullo Stanserhorn, un’incredibile vetta delle Alpi che si trova quasi esattamente al centro della Svizzera. “Allo Stanserhorn posso arrivarci direttamente uscendo da casa mia. Lassù, a 1898 metri sul livello del mare, ho una vista meravigliosa e posso vedere tutta la regione dove abito ed anche oltre”.
Il trail running però non offre solo panorami mozzafiato, ma anche un tipo di allenamento diverso rispetto alla corsa su strada. “Sui sentieri solitamente corro in salita”, dice Viktor, “così rafforzo più muscoli in modo molto specifico, cosa estremamente utile per le gare di corsa su strada”.
Un tipo di terreno diverso significa che devi cambiare il tuo stile, soprattutto a causa dell’irregolarità del terreno nella maggior parte dei percorsi. Occorre bilanciare con attenzione velocità e sicurezza perché se si va troppo veloce le cadute e gli infortuni sono dietro l'angolo.
“Quando aumento il ritmo su un sentiero difficile, appoggio di più sugli avampiedi di quando corro più tranquillamente”, afferma Viktor. “Così posso toccare il terreno in modo più preciso e il meno possibile”. “Trovo che un contatto prolungato con il terreno aumenti le probabilità di incidenti, ad esempio di una storta alla caviglia.”
Puoi provare il trail running in qualsiasi momento – non ti servirà avere un programma di allenamento specifico rispetto a quello che stai già seguendo per la corsa su strada e, secondo Viktor, non dovrai scegliere nessun particolare percorso da principiante.
Il segreto, piuttosto, è avere la tecnica giusta e l'abbigliamento idoneo. Ecco alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a passare dalla corsa su strada al trail running:
1. Procedi per gradi – i sentieri in genere si fanno sentire di più sul fisico rispetto alle strade, perciò non sforzarti al massimo al primo tentativo. Cerca di aumentare gradualmente la distanza e la velocità in modo da sentirti a tuo agio sul terreno.
2. Fai delle corse veloci più brevi – i percorsi attraversano vette elevate, il che richiede uno sforzo maggiore. Cerca di non piegarti, perché impediresti all'aria di circolare nei tuoi polmoni. Fare corse veloci più brevi ti aiuterà a tenere la schiena dritta e far respirare i polmoni al massimo.
3. Varia il tuo allenamento – quando ti prepari per il trail running cerca di alternare corse brevi, veloci ad altre più lunghe e più lente. In questo modo ti preparerai per tutte le fasi di una gara, dai sentieri in salita ai tratti in piano.
4. Tieni gli occhi sul sentiero – i sentieri sono pieni di ostacoli, come radici, rami e sassi che non trovi sulla strada, cerca di guardare 4 o 5 passi avanti a te in modo da vedere per tempo cosa ti aspetta.
5. Controlla la velocità in discesa – la tentazione di correre veloce in discesa è grande, ma i sentieri possono essere pericolosi, perciò cerca di rallentare l'andatura per evitare infortuni durante la discesa.
Oltre ad un cambiamento nella tecnica di corsa, le asperità dei sentieri di montagna richiedono anche un abbigliamento adeguato. Per prima cosa, è essenziale avere un buon paio di scarpe da trail running.
“L'attrezzatura giusta è di grande aiuto per divertirsi e rendere più piacevole un percorso di trail running” dice Viktor. “Tantissimi runner percorrono i sentieri con le normali scarpe da corsa. È una cosa che proprio non capisco, come se si andasse a fare delle escursioni in montagna con gli scarponi da sci!”.
“Per le competizioni di trail running le scarpe devono essere molto leggere, flessibili e aderenti al terreno. Devo percepire il terreno e adattare la mia andatura ad esso. Quando mi alleno uso scarpe diverse a seconda dei ritmi di corsa. Sostanzialmente, più veloce è la corsa, più leggera e con una sensibilità sul terreno maggiore deve essere la mia scarpa”.